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Martedì, 20 Dicembre 2016 10:14

Lesione meniscale esterna

LESIONE MENISCO

Non esiste alcun paragone possibile tra lo studio anatomico, fisiopatologico e clinico delle lesioni del menisco esterno e quelle del menisco interno. La varietà delle lesioni del menisco esterno è molto vasta e non dipende dalla qualità del trauma. Alcuni menischi esterni presentano un corno anteriore molto voluminoso e un corno posteriore molto sodo. Questo grosso corno si chiama anche "il mega-corno anteriore". Esiste soprattutto nelle persone che camminano con i piedi in dentro e negli sportivi che presentano una tibia leggermente vara e una rotazione interna del ginocchio. Tuttavia, il contrario può esistere e si può vedere un grosso corno posteriore e un corno anteriore debole. 

Nel 50, 60% dei casi, le lesioni del menisco esterno sono paragonabili a quelle del menisco interno. 

Per quello che riguarda le cisti, in tutti casi di lesioni cistiche c'è sempre, una lesione meniscale. 

Nella lesione meniscale esterna, il dolore è sempre esterno, l'idrartro è di origine meccanica e il blocco dell'estensione è raro. Ci può essere un'instabilità, un'impressione di disturbo all'interno dell'articolazione e, infine, riguarda soggetti più giovani. 

Quando si fa una meniscectomia interna, si può dire ad uno sportivo che potrà giocare di nuovo dopo uno o due mesi. È molto diverso con il menisco esterno da cui alcuni pazienti sono guariti dopo sei mesi. Appena riprendevano l'allenamento, avevano un ginocchio grosso; questo dimostra la grande importanza del menisco esterno dal punto di vista fisiologico e fisiopatologico. 

Il menisco esterno è il menisco più largo e più mobile. 

Patologia 

Gli strappi longitudinali e verticali 

Sono le lesioni tipo del menisco interno che si verificano solo raramente sul menisco esterno. La lesione è stata causata da un movimento di flesso-rotazione interna della tibia o da una lesione forzata di tipo minore. 

La grande motilità del menisco esterno fa sì che la lesione primitiva non succede solo dietro allegamento collaterale laterale, ma può esistere di fianco o davanti ad esso sul corno anteriore. Questa forma può crescere fino ad arrivare ad una tipica rottura longitudinale. È invece raro vedere questa fessura orizzontale. 

Le linguette 

Rappresentano il 4% dei casi. 

Gli strappi trasversali e verticali 

Sono eccezionali sul menisco interno ma si ritrovano nell'8% dei casi sul menisco esterno. Risiedono spesso nella parte media e dividono il menisco in due porzioni anteriore e posteriore. Sono dovuti ad un trauma diretto della faccia esterna del ginocchio. Esso crea un'abduzione dell'articolazione; il condilo viene a comprimere il menisco contro la faccia d'appoggio tibiale. 

I menischi anomali 

Rappresentano il 34,6% dei casi. 

Sotto la rubrica "menischi anomali", si classificano le malformazioni classiche  e le anomalie di fissazione dei menischi: 

I menischi discoidali: 

il menisco primitivo 

il menisco intermediario o sub-totale 

il menisco a forma di "O". 

I menischi a grossi corni anteriori o posteriori. 

I menischi inseriti male :

I menischi con distacco posteriore. 

I menischi mobili in modo anomalo. 

Le lesioni degenerative:

Rappresentano circa il 10% dei casi. 

- Le cisti, 

- I menischi sclerotici, 

- I menischi laminati, 

- Le altre lesioni, 

- I neo-menischi. 

Studio clinico 

Prima dei quindici anni, sono lesioni poco frequenti. Il bambino andrà in visita medica per "un ginocchio che salta". Prima dei cinque anni, si tratta spesso di un menisco discoidale. 

Tra i 12 e i 16 anni, sono soprattutto lesioni causate da cisti; i bambini si recheranno dal medico perché la tumefazione preoccupa i genitori. 

Tra i 12 e i 15 anni, le turbe articolari sono soprattutto costituite da fenomeni di blocco dell' estensione generalmente dovuti a lesioni causate da malformazioni, menisco discoidale essenzialmente. 

Nella maggioranza dei casi si tratta di un adulto giovane, sportivo, che, durante un incontro di calcio, ha subito un trauma del ginocchio. Bisogna precisare la natura di questo trauma, la sua intensità, l'evoluzione dei sintomi e sapere se questo paziente ha potuto continuare a giocare. 

Il dolore risiede quasi sempre dal lato esterno e può essere provocato dalla pressione diretta a livello della parte anteriore dell'interlinea articolare. Tuttavia, quest'elemento ha poco valore perché, essendo inserito male il menisco, il dolore percepito è un dolore riferito. Questo spiega la sede atipica; è spesso localizzata nella parte media o anteriore dell'interlinea esterna, ma può ugualmente trovarsi dietro il cavo popliteo. 

L'idrartro è particolarmente frequente. 

Il blocco dell'estensione è più fugace di quello del menisco interno. Si risolve spesso spontaneamente. 

Lo "scatto" è considerato come caratteristico delle lesioni del menisco esterno; il paziente ha l'impressione, durante i movimenti di flesso-estensione, che il suo ginocchio trovi un fermo, poi lo superi liberandosi. 

L'impressione di cattivo funzionamento interno dà al paziente la sensazione che il ginocchio si sloghi. 

Spesso si percepisce un'instabilità. 

Il test di Mac MurrayY, applicato al menisco esterno, si effettua con il paziente in decubito dorsale, ginocchio flesso e piede girato in rotazione interna. In questa posizione, si estende la gamba sulla coscia e il paziente può percepire un dolore. Talvolta, il medico sente uno scatto. 

Per il "GRINDING- Test", con il paziente in posizione prona, gamba flessa, si impugna il piede che si trova alla verticale e si schiaccia sopra in modo da comprimere il menisco tra il condilo e la tibia. Dopo, si esercitano movimenti di rotazione interna del piede che possono svegliare il dolore. 

La palpazione ricercherà una tumefazione e valuterà un'eventuale amiotrofia. 

Per rendere più precisa la diagnosi delle lesioni meniscali esterne, non bisognerà ignorare tutta la patologia osteopatica di questa regione. 

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